Spacialità ferraresi: la zucca violina.

20/08/2019

Se vi dicessimo agosto a cosa pensereste?

Mare, sole, vacanze e…zucca!

Ebbene sì, agosto, soprattutto per chi è di Ferrara e provincia, ha un solo colore: l’arancio intenso della zucca violina che, proprio nella seconda metà del mese, inizia il suo processo di maturazione.

Per noi di Borgonovo, amanti da sempre dei tradizionali cappellacci, la zucca violina è sinonimo di ricordi che rievocano estati della nostra infanzia, quando non c’era casa che, dopo aver raccolto le zucche, non “esponesse” quel tesoro sul marciapiede, in batteria come soldatini sotto al sole, “in custiera”, per qualche giorno.

A questo processo faceva seguito la cottura, rigorosamente nel forno domestico, per le piccole quantità, o nel forno del paese per quelle più grandi, ed infine, quando ormai il composto si raffreddava, il rito della composizione “dal pin”, il ripieno dei tradizionali cappellacci.

Tuttavia, il ricordo più emozionante è quello legato alla nonna che non buttava i semi della zucca ma con una semplice aggiunta di sale e un’abbrustolita in forno, si inventava “le brustoline”, forse non come quelle che si comprano abitualmente…ma buone, buone ancora di più.

Questo perché, della zucca violina, non si butta via proprio nulla, rendendola così una delle migliori risorse della cucina del territorio!

Tra le diverse tipologie di zucca, quella violina, così chiamata grazie alla sua particolarissima forma che ricorda le linee di un violino, rientra nelle varietà più dolci, caratterizzandosi per una polpa dal colore arancio vivace, compatta e soda.

Coltivata da agosto ad ottobre, specialmente nella provincia di Ferrara, matura in pieno sole e richiede terreni ricchi di sostanze organiche che le conferiscono quel sapore unico e intenso.

In cucina si fa largo come elemento versatile che si adatta sia alle preparazioni più tradizionali, legate al territorio Ferrarese, come i tipici “caplaz”, così chiamati in dialetto per ricordare i cappelli di paglia dei contadini della campagna ferrarese da cui il prodotto riprende la tipica forma, che agli elaborati più creativi e fantasiosi, come condimento inaspettato in una zuppa, nel risotto o nel minestrone di verdure.

Noi di Borgonovo la adoperiamo spesso prediligiamo sia come ripieno dei tipici cappellacci che in un primo piatto, in abbinamento a speck e funghi. Quando, invece, decidiamo di sbizzarrirci con la fantasia, la utilizziamo come ingrediente principale della tenerina o per reinterpretare la classica parmigiana.

Raccontateci che uso ne fate in cucina e che ricordi vi rievoca.

Nel frattempo, potete trovarla nel nostro negozio di vicinato…vi aspettiamo per svelarvi qualche segreto in più!

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